domenica 21 aprile 2013

  Lettera di una madre al figlio carabiniere.

Caro figlio.
Ti scrivo poche righe perchè tu sappia che ti ho scritto.
Se ricevi questa, vuol dire che è arrivata. Se non la ricevi.
fammelo sapere,così te la rimanderò.
Scrivo lentamente perchè so che tu non sai leggere in fretta.
Qualche tempo fa, tuo padre,ha letto in un giornale che la
maggior parte degli incidenti capitano nel raggio di un chilometro
dal luogo di abitazione.Allora abbiamo deciso di traslocare un pò
più lontano. La nuova casa è meravigliosa. C'è una strana lavatrice
che non sono sicura che funzioni. Proprio ieri ci ho messo dentro
il bucato e ho tirato l'acqua e poi il bucato è sparito completamente.
Abbiamo chiamato uno che di queste cose se ne intende,secondo
lui dobbiamo cambiare il water perchè è convinto che sia intasato.
Il tempo qui non è proprio brutto. La settimana scorsa ha piovuto
due volte,la prima volta per tre giorni,e la seconda per quattro.
A proposito della giacca che mi avevi chiesto, tuo zio Piero mi ha
detto che spedirtela coi bottoni sarebbe molto caro(per via del peso dei bottoni) Allora li ho staccati.Se pensi di riattaccarli,te li ho
messi nella tasca interna.
Tuo fratello Antonio ha fatto una grossa sciocchezza con la macchina,è sceso e ha chiuso di scatto la portiera lasciando dentro
le chiavi. Allora è dovuto rientrare a casa a prendere il secondo
mazzo di chiavi,e così, anche noi abbiamo potuto scendere dalla
macchina.
Se vedi Caterina, salutala da parte mia.Se non la vedi, non dirle niente.

La tua mamma che ti vuole bene.
P.S.
Volevo metterti anche un pò di soldi,ma avevo già chiuso la busta.

sabato 20 aprile 2013

in illo tempore

In illo tempore    

Non esisteva la terra, ne’ il mare, ne’ il cielo ne’, le tenebre si distinguevano dalla luce.            
Esisteva il CAOS .  Ma dal Caos un bel giorno nacque  GEA la terra, e GEA generò l’EREBO (la notte), l’ETERE (il giorno),URANO (il cielo stellato), l’OCEANO e i monti.
Dall’unione di GEA con URANO, proclamatosi signore dell’universo, nacquero poi i mostruosi CICLOPI, enormi creature con un solo occhio sulla fronte, i GIGANTI, demoni delle tenebre,e infine REA e i terribili TITANI . Uno di questi, CRONOS, detto SATURNO dai latini, spodestò suo padre URANO e regnò in sua vece, ma nel timore che, imitandolo, un qualche suo figlio lo detronizzasse, prese a ingoiare tutti i figli che gli nascevano, tenendoli prigionieri dentro le fauci dove tuttavia,restavano sempre in vita essendo essi immortali. Solo uno si salvò:  GIOVE che la madre REA ,detta anche CIBELE, nascose appena nato in una grotta del monte IDA.  Al marito CRONOS, diede da divorare una pietra avvolta in candide fasce che il padre ingoiò senza accorgersi dell’inganno. 
Il piccolo GIOVE cresceva in una grotta allattato dalla capra AMALTEA e dove i sacerdoti di CIBELE, i CORIBANTI ,facevano un gran fracasso di armi per coprire i piagnistei del piccolo, affinché no venissero uditi da CRONOS. Non appena GIOVE divenne adulto,assalì CRONOS il  padre,e lo costrinse a vomitare i suoi fratelli: NETTUNO, PLUTONE, CERERE e GIUNONE e divise con loro il regno del mondo.
A NETTUNO assegnò il regno del mare dei laghi e dei fiumi.
A PLUTONE diede il regno dei morti dentro le tenebre della terra.
A CERERE dea delle messi affidò il dominio delle terre.
Di GIUNONE ne fece sua sposa e regnarono insieme. La loro dimora era la vetta del monte OLIMPO, il più alto della GRECIA.

domenica 14 aprile 2013

X Grillo
Generalmente non ho grilli per la testa, ma di questi tempi così complicati,
uno mi si è insediato tra le meningi, che credevo di aver messo a riposo.
CRI  CRI   CRI CRI…….Impossibile riposare!  
Così ho preso la penna e gli ho scritto una lettera senza mittente :
Caro Grillo, premesso che io sono dotata di grande capacità di sintesi dunque ti scrivo soltanto ‘SI’ a forma di X   Poi l’ho imbucata dentro la fessura di uno scatolone. I risultati mi hanno confermato che ti è pervenuta.  Altro che!!!
Lo stupore si è immediatamente propagato urbis et orbis  con la rapidità di un fulmine, soprattutto nella sfera dove si decidono le sorti dei cittadini.
Il concetto è chiaro, prima erano in due a litigarsi lo scranno ora ballano in tre l’hally Gally. Sarà al settimo cielo ,il nostro tenerissimo neo papa Francesco per il miracolo che si sta verificando alla grande: Stiamo diventando tutti poveri! e il fenomeno è tuttora in corso d’opera. Il merito è tutto della classe politica che è in odore di santità.
Ma restano i cattivelli,gli inconvertibili magna magna.  Qui, il teatrino si fa enigmatico.
Ce n’è uno che ripercorrendo il teorema di Pitagora, vorrebbe costruire un quadrato nell’ipotenusa del triangolo, scontrandosi con un altro che vorrebbe  l’equivalente della somma dei due quadrati sui cateti. Ma sulla ‘QUADRA’ non si scende a patti!
Il verdetto è inesorabile: Solo con chi dico io!!! Così costui, così determinato e irremovibile, continua a spingere e spingere una porta con tutte le forze che può, senza riuscire ad aprirla-   Sulla porta c’è scritto TIRARE.
La solitudine dei NUMERI  gli rende la vittoria vicina ma inafferrabile.
NOTIZIE dal CONCLAVE:   lunedì :Fumata Nera,  martedì ,mercoledì , giovedì, idem con patate.  Ma il tempo stringe e l’Italia è uno stivale nel Mediterraneo che fa acqua da tutte le parti e sta rischiando di sparire nel Tirreno.
Paradossalmente, al di là  di ogni ragionevole dubbio: VIVA GLI INCIUCI!!
Poi ci sono gli IMPRESENTABILI che nell’omonima piazza inneggiano a Silvio, Bonaparte del secolo (circa vent’anni) Eran trecentomila…..
E mentre tutto questo implode, raccolgo un segnale,che sembra degno di lode, mi riferisco a un discorso sui numeri   51 e  49  Numeri frutto di un ottimismo incauto:
Se avrò il  51 cercherò nobilmente di programmare come se ne avessi  49  , I due, così nobilmente ignorati sono per la sacra causa del vivere democraticamente insieme e, in nome della concordia.  Ecce homo!!!
Ma il Travaglio mi percorre come un brivido lungo la schiena: e se qualcuno, dal piccolo schermo,rispolverasse qualche grasso e losco malaffare esercitato nel passato ?
Una voce si alza nella mischia: ROTTAMAZIONE e altro ancora .Ma chi mai vorrà rinunciarealla poltrona, alle Mauritius alle ostriche, al caviale? E il vecchio barbiere di corte , come rinunciare a sedicimila euro al mese?
Il continente è immerso per tre quarti nell’acqua dove la gente sta affogando e , un terzo sta a guardare il film avvincente  in poltrona, e si commuove anche, ma è un film.
La par condition  in Italia è una cosa seria, grande segnale di democrazia,e bisogna riconoscerlo, da noi ,tutti possono apparire in TV e prendere in giro i politici e altrettanto, i politici possono apparire in TV e prendere in giro tutti.
Qualcuno ha detto che la testa è la cosa più importante che abbiamo, non sforziamola!
Carpe diem.

Lettera al mittente

L a solitudine.
Lettera al mittente.
Sono io, l’estraneo dal quale voglio fuggire, ma che mi oppone resistenza.
Tutti gli altri estranei alla mia persona,incidono in minor misura ed è facile avversarli e distanziarli.  Ma parliamo dell’estraneo che è in te; ti sta attaccato come un’ombra e, ti segue ovunque, tuo malgrado e dispetto.
Decidere di essere soli è più complicato di quanto si pensi.
Più forte che mai avverti questa sensazione,quando sei in compagnia di altri.
Allora la solitudine ha i connotati precisi della sua presenza. Ma se è comunque possibile liberarsi di questi intrusi non graditi ,come ci si può liberare di se stesso, massimo ospite non gradito?Ignorarsi, prendere le distanze? E tutti gli stimoli, le paure,i limiti, le emicranie come polverizzarle, ridurle, annientarle? Con la forza del pensiero? Ma anche quest’ultimo è una dipendenza inguaribile che non si adegua al desiderio fondamentale di solitudine. E’ una sudditanza irreversibile.
Ma io, sono tutto questo mi chiedo, o posso essere quello che voglio o non voglio  con un po’ di buona volontà e determinazione? E chi ha deciso per me quello che sono?
Voglio scomodare le alchimie del  D.N.A., probabili cause di tutto ciò che sono a mia insaputa. Allora, gli antenati hanno giocato un ruolo fondamentale nella distribuzione e mescolanza dei cromosomi, come nel gioco della tombola, dove i numeri  sono puramente casuali. Quindi io sono CASUALE? E chi cacchio sono dunque?  Un frutto occasionale di una combinazione di geni che per caso si sono piaciuti? Un’incontro di affinità elettive?
Ma torniamo alla tombola, così divertente a Natale,dove rido ma non posso trattenere la tristezza, tristezza, perché non ho partecipato attivamente al gioco del sorteggio ma l’ho solo subito.
Un binomio chimico ha preso le sembianze di me stesso senza il mio consenso. una sopraffazione!  Stando così le cose ,io mi dissocio da questo programma, declino le mie dimissioni e delibero per la dissolvenza.
E’ passato del tempo, e la mia latitanza non ha prodotto miglioramenti ne’ cambiamenti. Nello stato delle cose .Veramente le ha proseguite nella medesima direzione ricalcando le proprie orme come succede quando si combatte contro la tenacia dell’IMPOSSIBILE
Quando l’intruso è invincibile,il gioco si fa duro nella fattispecie in cui si è insieme,il coltello che ferisce e la ferita. Allora prendo la decisione che, porgere l’altra guancia, sia l’unica mossa che mi resta per almeno umiliarlo questo estraneo che si è domiciliato in modo impercettibile nel sacchetto  dell’embrione per identificarsi con lo stesso.
Quell’estraneo che sentivo oscuramente dentro di me, da lui volevo separarmi, per vivere l’autonomia della mia solitudine, in assoluto. Ora che so quanto sia inscindibile l’essere dal non essere, viaggio nella mia nuvola di pazzia in compagnia di me e di un altro che non so.

Romeo




Il mio gatto è innamorato. L’ho capito alla fine!.
Non vedendolo ,di solito puntualissimo  all’ora dei pasti, ho cominciato a preoccuparmi.
Quando ricompare miagola continuamente, alla svelta ripulisce la sua ciotola e vuole uscire di nuovo. Si strofina distrattamente alle mie caviglie senza attendere la consueta risposta di carezzine, secondo la prassi ,e si fionda sull’uscio che porta al giardino, dove una decina di amanti o rivali lo attendono, ognuno in posa e postazione di allerta e di immediato intervento secondo gli sviluppi della faccenda di cuore.
Pare di assistere a un duello da Far West : il bianco, il grigio, il tigrato…. tanti occhi puntati sulle prossime mosse di Romeo….
Osservandoli, divertita, mi chiedo quale sarà la Giulietta di turno,quella papabile,
quella che sarà investita da un amplesso fecondo!
In codesto ambaradam di miagolii e di suoni striduli, si eleva al di sopra del concerto, una voce che proviene dal cortile del mio confinante che impreca incazzatissimo contro la dinastia dei felini , e anche contro i miei antenati dalla stirpe omerica di Troia in giù.
Cantami o diva dei peli di Romeo, numerosi e biondi per l’aere sparsi…..
Ma sì, il mondo è bello perché è vario!!!

sabato 13 aprile 2013

Il vicolo muto


Il vicolo muto
C’era un pescatore che dormicchiava tenendo vicino la canna da pesca.  Io che nuotavo nei paraggi e mi tuffavo su e giù con la  maschera, ho visto un pesciolino che stava per abboccare all’esca.  Che fare? Avvertirlo: no! , no!, è un vermino travestito,  è un inganno!    E se mi avesse accusato poi d’averlo privato del pasto?  Che cosa fare?
Il dubbio è come uno  ‘status symbol’  che si applica in quelle     situazioni anomali in cui, l’unico modo per risolverle, è quello   di accettarle come normali.
Gabri.

lunedì 8 aprile 2013

Cave canem


Mentre si inventano vane strategie, i giorni passano nell’immobilità, aspettando Godot
Ma Godot è il nulla, nessuno verrà finche il non senso avrà ragione sul buon senso.
E bisogna pure che qualcuno abbia torto! staniamolo.
Fino a quando prevarrà il’ culo nella poltrona’ sui problemi da incubo che lacerano gli
italiani?    Il tempo è tiranno e l’immobilità è un gioco perverso che logora la dignità
delle persone, gli toglie la casa gli toglie il cibo, gli toglie la vita che lo rende persona.
Ma, ‘attenti al cane’ finirà per mordere.  è già molto incazzato e diventerà una iena.