LA
PRESBIOPIA DELLA MEMORIA
Con
l’avanzare dell’età succede quello che Leonardo Sciascia ha definito
‘’La
presbiopia della memoria’’: Non ricordi
quello che hai fatto ieri e invece hai presente cose o fatti di tanti anni fa.
Capita che, parole del quotidiano linguaggio e, che ben conosci, si perdono, ti
sfuggono o, come suol dirsi, ce le hai sulla punta della lingua e lì restano
senza riemergere, e se con qualche sforzo riaffiorano,il recupero è spesso
tardivo perché il discorso ha proseguito senza quella esattezza che dà senso al
contenuto. Talora per rimpiazzare il ‘’buco’’ si ricorre ad acrobatiche
perifrasi improvvisate lì per lì o peggio, farcisci il discorso con
innumerevoli ‘come si chiama?’ o ’come si dice?’ che altro non sono che un
s.o.s., una richiesta d’aiuto che lascia perplesso l’interlocutore il quale non
sa e non può interpretare la tua amnesia.
Dunque,
quando volevi stupire con la tua eloquenza,resti bloccato da un improvviso
semaforo rosso e aspetti il verde che, non sempre scatta per tempo. Queste
‘defaillance’ avviliscono la persona che le subisce perché, al pensiero che
voleva esplicare, mancherà lo scorrere fluido del dialogo caricato da troppe
opzioni riparatorie e approssimative come ‘escamotage’ dell’ultimo minuto.
A questo
punto, il dialogo rischia di diventare un ‘puzzle’ di quiz a intermittenze.
Ma ci sono
dimenticanze di altra natura che riguardano la sfera del quotidiano vivere
domestico, del tipo: Dove ho messo le chiavi? Dove le ho poggiate? Non le ho
perse per strada perché le ho appena usate per entrare in casa. E dai a
ripercorrere a ritroso tutti i movimenti come con la moviola.
A proposito
di ricordi lontani, prima di perdere le chiavi, ero dal mio psicoterapeuta al
quale,ho raccontato con chiarezza e dovizia di particolari,un episodio della
mia infanzia: ricordavo persino il colore delle tende di quella stanza e il
riflesso del sole che filtrava dalla finestra semichiusa, avevo la sensazione
di essere lì in quel contesto.

La memoria ce l'abbiamo tutti, e gli animali in modo strepitoso.Noi uomini invece, siamo gli unici appartenenti al regno animale che inciampano nello stesso gradino. Una bestia qualsiasi,un cane o un gatto inciampano una volta sola e mai più. x