Finzione e realtà.
Finita l’adrenalina, fuoco alimentatore, e calato il delirio dell’onnipotenza :
il futuro si è ristretto. I conti con la realtà hanno i passi contati.
Reinventarsi non è più possibile. Il gioco ha esaurito le sue cariche elettriche, oggi è già domani, e il passato è solo nostalgia che indulge alla
tristezza. Chi ero? Nella nebbia si è disperso un personaggio,sconosciuto
a se stesso, mai registrato nelle imbastiture dell’esistenza, parvenza simulata
di un eroismo fantasioso e puerile.
La faciloneria che ti ha reso un mito e che in tanti hanno bevuto, te per primo, ha sortito solo aria fresca. Sono pagine in dissolvenza, solo ombre destinate all’oblio di un retrobottega, magazzino di robe disusate, inutili,
scarabocchi senz’anima in una lavagna scolorita, un ignoto passaggio, vago
ricordo di una sbornia passata. Riesumare è come frugare nella cenere.
Gabri
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