I sicari del Rosario. 7 novembre 1991
Mi sveglio come sempre con la
solita speranza: che oggi sia un po’ meglio di ieri, virtuosa speranza perché
stamattina il buon giorno ha ‘odore’ ,per fortuna, e non ‘sapore’di
acidi,topicidi, vernici che infarciscono il mio primo caffè mattutino.
Qualcuno mi vuole far fuori, ma
non è abbastanza abile (o lo è?) Certo il profumo che esala dalla tazzina del
caffè non è proprio quello esatto. Si direbbe un caffè corretto,non so a che
cosa, se al Creatore o alla provocazione. Se distrattamente avessi trascurato
di licenziare l’ultima briciola di ottimismo la voglio usare per far valere
l’estrema ipotesi che sia solo un film o la coda di un sogno. Ma Cristo! non
vivo sola! Quindici anni appena fatti sono troppo pochi per sperimentare una
lavanda gastrica o un lettino all'obitorio.
Che infamia! Gesù perdona le
nostre colpe e abbi misericordia dei coglioni!
Sono stanca di cadaveri di topi
sulla soglia della porta,sono stanca di ruote bucate e di lampadine fulminate.
Sono stanca di tutto quello che non so e che si sta perpetrando alle mie
spalle. Cerco umanità tra quelli che non ce l’hanno con me. Ma che ingenuità,
(dove vivo?) Ognuno se ne fotte. ‘Umanità’ è una bella parola da sfoggiare
quando non serve,mai da consumarne i contenuti quando si presenta l’occasione
di metterla in pratica.
Mi ci è voluto un fracasso di
tempo per capirla questa elementare realtà, ma ora che l’ho capita ho un
avvenire pieno, ma di botte e rispettive risposte. Per esempio: ora mi guardo
le spalle ma ,guarda caso,la botta mi arriva proprio sulla mascella. Devo stare
più attenta,fulminea. Ma come difenderci? siamo sole e lontano da ovunque . Al
limite potrei affittare un ‘gorilla’ ma mi toccherebbe mantenerlo e non so sino
a che punto.... meglio non rischiare di lavare i calzini anche a lui. Che fare
allora? Aspettare che mi facciano fuori? Se ci riuscissero sarebbe finalmente
una prova concreta il mio scheletro incrinato! Ma se svento ogni tentativo chi
mi crederà mai allora? Naturalmente è preferibile un falso bugiardo vivo a un
morto sincero.
Scusate se vado un po’ a spasso
con le parole, ma mi sia concessa l’attenuante delle circostanze insolite e
paradossali. La notte pullula di
fantasmi che pure hanno un entità corporea a me nota: Due squallidi personaggi Assoldati da un
sedicente boss, una infelice caricatura di viver ; capelli lunghi,basette,
chili dismessi e fantastici progetti di grandezze esilaranti.....Le testate di
‘Le mond’ inneggiano a un neo Lamborghini sardo..
Vaneggiamenti di un cranio vuoto
che sogna orizzonti di grandezze e luccichii non adeguati ai meriti e alle
sostanze reali. Ma torniamo al mio caffè corretto confezionato da i due
energumeni : Lei una attempata
prostituta campagnola senza particolari avvenenze,
Lui un bevitore e guardone..Che strane creature!
Ma come siamo caduti in basso!!
Caro De André il letame non
sempre produce i fiori che tu canti. Ma forse questa è l’eccezione che conferma
la regola. G.