Giacomo
.....Giacomo, uomo d’analisi,mi diceva: ‘’Metto la sveglia la sera per timore di non
alzarmi in tempo la mattina. Mi presento in orario all’ufficio per timore d’essere multato e licenziato. Porto l’impermeabile, se vedo nuvolo,per timore della pioggia. La sera torno a casa e chiudo la porta con il paletto e la catena per timore che vengano i ladri. Ho preso un appartamento perché ci sono tante cose che voglio fare senza timore di essere veduto da altri uomini. Le mie finestre sono velate da cortine per impedirlo. Metto da parte alla cassa di risparmio per timore d’aver bisogno nel futuro. La nostra vita è un continuo timore.
E’una continua difesa: dalla natura,dalle malattie,dalla cattiveria dei nostri simili,e qualche volta,dai nostri pensieri. Facciamo paura a noi stessi ‘’ E siccome era rimasto in silenzio,aggiunse: ‘’E poi,gli altri hanno timore di noi. Quando vado in banca a ritirare dei soldi,vogliono che firmi tre ricevute. Sul tranvai non basta che dica ‘abbonato’,vogliono vedere la tessera. Hanno timore che li imbrogli. Quando torno a casa,mia moglie vuole sapere dove sono stato; ha paura che sia andato in giro con altre donne. Il giornalaio riconta il denaro che ho contato e messo in mano. Insomma in capo alla giornata,è come se mi avessero dato del farabutto dieci volte; Tutti lo fanno come lo faccio io con gli altri.’’ Non sapevo cosa rispondere.